Nelson Mandela e i diritti dei popoli …, di Mario Costantino

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Introduzione

In questi mesi il mondo intero è preoccupato per la salute e la vita di Nelson Mandela, il personaggio che, come pochi altri, ha fornito l’esempio di una capacità di influenzare cambiamenti importanti nella società. Con i suoi 95 anni è stato uno degli uomini di riferimento del secolo appena trascorso, per le sue azioni e per la sua vita. È stato colui che, sacrificando la propria libertà personale, costretto a molti anni di prigionia, infine ha ottenuto che venissero riconosciuti e rispettati i fondamentali diritti civili del popolo africano promuovendo un progresso sociale per il quale negli ultimi anni ha ricevuto un giusto tributo e dei giusti riconoscimenti.

“Nelson Mandela è il simbolo del Sud Africa, appellativo che si è conquistato in un’intera vita spesa alla lotta contro l’apartheid ed alla conquista della libertà per il suo popolo. Quello che ha sempre colpito in lui è la sua statura morale e la convinzione con cui ha vissuto la propria vita in favore degli altri.

Figlio di un capo della tribù Thembu (e quindi, secondo il sistema di caste tribali vigente in Africa, di origini aristocratiche), Nelson Rolihlahla Mandela nasce il 18 luglio 1918. Dopo aver seguito gli studi nelle scuole sudafricane per studenti neri, conseguendo la laurea in giurisprudenza, nel 1944 entra nella politica attiva diventando membro dell’ANC (African National Congress) guidando per anni campagne pacifiche contro il cosiddetto “Apartheid”, ossia quel regime politico che favorisce, anche sul piano legale e giuridico, la segregazione dei negri rispetto ai bianchi.

Del 1960 è l’episodio che segnerà per sempre la vita del leader nero. Il regime di Pretoria, durante quello che è conosciuto come “il massacro di Shaperville”, elimina volontariamente e con una proditoria operazione 69 militanti dell’ANC.

In seguito, mette al bando e fuorilegge l’intera associazione. Mandela, fortunatamente, sopravvive alla strage e riesce a fuggire. Raccolti gli altri esponenti rimasti in vita, dà vita ad una frangia militarista, decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi. Viene arrestato nel 1963 e dopo un procedimento durato nove mesi è condannato all’ergastolo.

La più alta testimonianza dell’impegno politico e sociale di Mandela la si ritrova proprio nel discorso pronunciato di fronte ai giudici del tribunale, prima che questi pronunciassero il loro verdetto: “Sono pronto a pagare la pena anche se so quanto è triste e disperata sia la situazione per un africano in un carcere di questo paese. Sono stato in queste prigioni e so quanto forte sia la discriminazione, anche dietro le mura di una prigione, contro gli africani … In ogni caso queste considerazioni non distoglieranno me né gli altri come me dal sentiero che ho intrapreso. Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l’apice delle proprie aspirazioni. Niente può distogliere loro da questa meta. Più potente della paura per l’inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni, in questo paese … non ho dubbi che i posteri si pronunceranno per la mia innocenza e che i criminali che dovrebbero essere portati di fronte a questa corte sono i membri del governo”.

Passano più di vent’anni e, malgrado il grande uomo sia costretto alla segregazione carceraria, lontano dagli occhi di tutti e dalle luci dell’opinione pubblica, la sua immagine e la sua statura crescono sempre di più nell’opinione pubblica e per gli osservatori internazionali.

Il regime tiene Mandela in gattabuia ma è sempre lui il simbolo della lotta e la testa pensante della ribellione. Nel febbraio 1985,cosciente di questo stato di cose e ben consapevole che ormai non si poteva più toccare un tale simbolo, pena la ribellione di vasti strati dell’opinione internazionale, l’allora presidente sudafricano Botha offre a Mandela la libertà purché rinneghi la guerriglia. In realtà, l’accusa di sovversione armata, l’accenno alla guerriglia appunto, è solo un modo per gettare discredito sulla figura di Mandela, prospettando il fatto che fosse di base un personaggio predisposto alla violenza. Ad ogni modo Mandela rifiuta l’offerta, decidendo di restare in carcere.

Nel 1990 su pressioni internazionali e in seguito al mancato appoggio degli Stati Uniti al regime segregazionista, Nelson Mandela viene liberato.

Nel 1991 è eletto presidente dell’ANC, movimento africano per la lotta all’apartheid. Nel 1993 è insignito del premio Nobel per la pace mentre l’anno dopo, durante le prime elezioni libere del suo paese (le prime elezioni in cui potevano partecipare anche i neri) viene eletto Presidente della Repubblica del Sudafrica e capo del governo. Resterà in carica fino al 1998.

Nella sua breve vita politica ufficiale ha dovuto subire anche un’altra logorante battaglia. Trentanove case farmaceutiche intentarono un processo a Nelson Mandela portandolo in tribunale. L’accusa era quella di aver promulgato nel 1997 il “Medical Act”, una legge che permetteva al Governo del Sud Africa di importare e produrre medicinali per la cura dell’Aids a prezzi sostenibili. A causa delle proteste internazionali che tale causa ha sollevato, le suddette multinazionali hanno poi deciso di desistere dal proseguire la battaglia legale.

Sul piano della vita privata, il leader nero ha avuto tre mogli. Della prima consorte, sposata assai giovane, si sa ben poco. La seconda è la celebre Winnie, sposata nel 1958 e diventata, grazie alla sua strettissima unione con il marito sia in campo civile che politico, “madre della nazione africana”. Durante gli anni difficili del marito è stata tuttavia travolta da scandali di vario tipo, dal sequestro di persona all’omicidio. Nel 1997 i due si sono ufficialmente separati, con tanto di divorzio legale. Mandela, sebbene ottantenne, si è poi risposato con la cinquantenne Graça Machel, vedova del presidente del Mozambico, assassinato in un incidente aereo organizzato dai servizi segreti del regime segregazionista bianco.”(tratto dal sito web: www. biografieonline.it)

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Nascite dell’emisfero sud della Terra

Si rimanda, anche in questa esposizione, alle considerazioni esposte nell’articolo “Il Papa del Nuovo Mondo, Francesco” per il diverso modo di calcolare le figure delle nascite dell’emisfero sud della Terra, dove vi è la necessita di aggiungere 180° – 12 ore di tempo – al tempo siderale locale, determinato nel modo consueto, e di invertire il valore (positivo o negativo) della declinazione e della latitudine dei Segni e dei Pianeti. Come di consueto, cercheremo di approfondire aspetti importanti del tema di nascita di Nelson Mandela e alcuni momenti significativi della sua vita.

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Sizigia e nascita

Mandela nasce nel 1918 a Mvezo, un villaggio di capanne bianche della tribù Xhosa che si trova in una fertile valle nel Capo Orientale del Sudafrica. Il suo nome in lingua Xhosa, Rolihlahla, ha il significato di “attaccabrighe” e “colui che provoca guai”. Il nomignolo Madiba, con cui è anche noto, gli proviene dal suo clan di appartenenza. Nel periodo in cui frequenta il collegio coloniale britannico di Healdtown uno degli insegnanti, abituato a sostituire gli impronunciabili appellativi tribali dei ragazzini sudafricani con nomi inglesi scelti a caso, gli attribuisce il nome Nelson, probabilmente ispirato all’ammiraglio Lord Nelson.
Mvezo (in Sudafrica) è una località posta ad Est di Greenwich e comporta la necessità (ora come nel 1918) di sottrarre 2 ore all’ora civile (di fuso) per ottenere il Tempo Universale. L’archivio Cida riporta, quale dato di nascita, il giorno 18 luglio 1918 alle ore 14,54 di fuso (ore 12,54 di T.U.). Sappiamo che il 18 luglio in Sudafrica (emisfero sud) siamo nel pieno dell’inverno australe(Capricorno o Cancro australe) e procederemo ad invertire i nomi dei Segni zodiacali indicati nelle effemeridi.

Per prima cosa osserviamo il Novilunio (Sizigia) che precede la nascita e avvenuto l’8 luglio 1918. La figura, in cui si è proceduto alla inversione del valore (positivo o negativo) di declinazione e della latitudine dei Pianeti e dei Segni, è stata calcolata per il luogo di nascita (Mvezo in Sudafrica) e le ore 10,22 di fuso (ore 8,22 di T.U.).

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 latitudinideclinazioniDH [1]visibilità [2]
Sole-22.572.17
Luna+2.06-20.522.11
Saturno-0.92-17.594.35-27,07 (v.)
Giove+0.27-23.180.75-14,11 (l.e)
Marte-0.05+02.794.96
Venere+1.66-20.400.81-32,19 (v.)
Mercurio-1.86-22.383.28-11,86 (l.e.)
Tyche5.94
Daimon5.94

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Il grado del Novilunio è a 15°21’ del Capricorno. Sole e Luna sono in undicesima Casa, in esagono all’Ascendente. Mercurio è in levata eliaca vespertina [3] ed è unito per declinazione a Sole e Luna. Tutti i pianeti sono visibili e di moto diretto. Marte sorge,Giove, Venere ed il nodo lunare nord culminano. Sul grado del Novilunio dominano Saturno, Marte e Venere (per la triplicità diurna [4] ed il confine [5]), sull’Ascendente Giove, Venere e Marte (per la triplicità). Marte è in prima Casa, nel proprio domicilio, domina (per Esaltazione) e si configura per quadrato al grado del Novilunio, si configura a Giove, al Mediocielo (per quadrato) e a Venere (per trigono). Saturno è in dodicesima Casa, occidentale al Sole, nel proprio domicilio diurno, è in esagono a Giove, a Venere ed al Mediocielo. Giove è in levata eliaca [6], nel proprio domicilio, è in decima Casa, è equidistante a Venere e in quadrato sovreminente [7] a Marte, (dove Giove e Marte sono in proprie dignità). Venere è in nona Casa, unita per declinazione alla Luna (ed al Sole), in esagono a Saturno e a Mercurio (figura nel mondo), in trigono a Marte. Dominatori della sizigia, per diritti e testimonianze al grado del Novilunio e all’Ascendente, sono Marte, Saturno, Venere Giove. Come vedremo, per il momento della nascita, hanno molti diritti Marte, Saturno, Mercurio, Venere e Giove. Cercheremo, intorno all’ora dichiarata, i momenti in cui Marte o Saturno consentono la nascita. Per la forza di domini e figure nella Sizigia, maggiormente Marte rispetto a Saturno.

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Il momento della nascita di Nelson  Mandela

Nella ricerca delle isaritmie concernenti Marte e Saturno e che si realizzano nei minuti precedenti o successivi l’ora di nascita dichiarata, troviamo due momenti:

ore 14,57 di ora di fuso (12,57 di T.U.) in cui si realizza un’isaritmia (“un’apertura della nascita” [8]) di Saturno rispetto al Mediocielo;

ore 14,48 di ora di fuso (ore 12,48 di T.U.) in cui si realizza “un’apertura della nascita” di Marte rispetto al Mediocielo.

Di queste due ipotesi, dopo la consueta verifica su alcuni eventi della vita di Mandela, la scelta concerne la figura di nascita redatta per ore 14,48 di ora di fuso (ore 12,48 di T.U.).

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 latitudinideclinazioniDHvisibilità
Sole-21.133.08
Luna+2,74+20.444.11
Saturno-0.92-17.241.39-19,22 (v.)
Giove+0.25-23.195.22-19,77 (v.)
Marte+0.13+05.102.29
Venere+1.24-22.005.89-28,61 (v.)
Mercurio-1.25-17.211.30-20,56 (v.)
Tyche1.19
Daimon1.19

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Tema di nascita di Nelson Rolihlahla Mandela

Sorgono i Gemelli e Mercurio, Saturno e Daimon osservano, dalla nona Casa, il grado Ascendente. Mercurio, in nascita diurna, è in levata eliaca vespertina [9], è unito a Saturno (signore del Sole, pianeta diurno posto sopra l’orizzonte nel proprio domicilio diurno) e a Daimon [10], è quadrato alla Luna, è in sestile a Marte. Il Sole è in Capricorno, in ottava Casa, è in trigono alla Luna e alla sorte di Fortuna [11], è in quadrato (per Segno) a Marte, unito alla sorte di Nemesi e alla sorte della Necessità [12], è unito alla stella Sirio (natura Giove/Marte) ed a Procione (natura Mercurio/Marte) [13]. La Luna è in Toro (Esaltazione) e in dodicesima Casa, è in trigono al Sole e al grado del Novilunio, è in esagono al Mediocielo, è in quadrato a Saturno, a Mercurio e a Daimon, si oppone per declinazione al Sole, a Giove e a Venere.

Giove è in Capricorno (in ricezione semplice con Saturno), visibile e orientale al Sole (doriforo [14]), in settima Casa, unito a Venere per declinazione (si realizza una commistione di natura perché Giove riceve Venere nel proprio domicilio e Venere riceve Giove nella propria triplicità), è in esagono (nel mondo) a Saturno, a Daimon e a Mercurio, è in trigono mondano con Marte(figura larga). Venere è in Sagittario, angolare, unita all’asse dei nodi, opposta all’Ascendente, in esagono a Saturno, aMercurio e a Daimon, in trigono a Marte.

L’asse dei nodi lunari è unito ai cardini, in sizigia lungo l’asse del meridiano, alla nascita  lungo la linea dell’orizzonte.

La Luna, di luce crescente, nella sua corsa in Toro, si separa dal trigono di Giove, del Plenilunio, del Novilunio e dal quadrato di Saturno, Mercurio e Daimon; si applica al trigono di Tyche, al trigono del Sole ed alla declinazione di Venere. Con la forza delle proprie idee e delle proprie convinzioni si veicolano grandi energie capaci di “costruire” per sé e per gli altri.

La sorte di Base (o sorte del Fondamento) [15], è unita alla sorte della Madre [16], entrambe sono in trigono alla sorte del Padre [17] ed al Mediocielo. Queste sorti richiamano il concetto di “radici, origini”, sono la terra in cui si nasce, sono i valori e le tradizioni degli avi (dei padri)” da cui si proviene, che consentono un sano sviluppo e una crescita, da cui, ad un certo punto, bisogna emanciparsi, per proseguire ed andare oltre nel percorso dell’uomo.

In sizigia Saturno è nella dodicesima Casa, domina ed è posto in proprie dignità, Marte sorge nella figura, domina ed è posto in proprie dignità. Sono pianeti di “forza e durezza” e stanno ad indicare “grandi prove” da attraversare, i sacrifici, i gravi limiti nella propria condizione di vita, la segregazione e la privazione della libertà; può comportare scontri e lotte per far valere le proprie opinioni, anche azioni radicali. Per il momento della nascita, è la Luna (di luce crescente, posta in Segno della sua Esaltazione e in trigono al Sole) che “raccoglie” parte di questi significati e li eleva. Conferisce una dimensione sociale, non più solo personale, su temi fondamentali e riferiti alla gente ed al popolo. La forza dei pianeti dominatori e dei benefici, che si manifesta al momento della nascita, alimenta in Mandela un anelito, una grande aspirazione alla libertà, vissuta non per se stesso ma per un intero popolo. Consente di esprimere un percorso di vita ed una strada dove la lotta e la conciliazione servono entrambe e sono le due facce di una medesima medaglia. Da qui una forte esigenza di esprimere e ricercare “pacificazione” e “riconciliazione”. Riportiamo le frasi finali della sua famosa e accorata arringa del processo di Rivonia, dove Mandela dichiara: “Ho nutrito l’ideale di una società libera e democratica, in cui tutte le persone vivono insieme in armonia … questo è un ideale per cui vivo e che spero di realizzare. Ma se è necessario, è un’ideale per il quale sono pronto a morire”.

I signori dell’Ascendente sono Mercurio, Saturno (triplicità) e Marte (confini). Tutti i signori si configurano all’Ascendente (Mercurio e Saturno per trigono, Marte per esagono). Il nodo nord è all’Ascendente, Tyche e Daimon sono in trigono all’Ascendente, Venere e Giove si oppongono all’Ascendente.  Il sorgere dei Gemelli, l’unione Saturno/Mercurio in segno Solido, in nona Casa, le figure a Marte, Giove e Venere (con Giove signore del Mediocielo, in Segno di Saturno in cui Venere è commista a Giove e Marte è signore della decima), tutto questo, indirizza verso gli studi giuridici e un interesse verso i temi sociali: durante il periodo di prigionia, nonostante le restrizioni e le dure condizioni del carcere di Robben Island, Mandela consegue una laurea in giurisprudenza.

Si tratta di un carattere forte, tenace ed ostinato, ma che è capace di identificarsi nell’altro (interlocutore o avversario che sia: per Venere e Giove in settima Casa, in buona condizione). La Luna e Marte, in forza, in quadrante mattutino, sono indicativi di un temperamento giovanile passionale, impulsivo e ribelle che segue la via dello scontro diretto, comporta legami sentimentali già in giovane età e, abbastanza presto, “restrizioni” e limitazioni, la carcerazione (il signore dell’Ascendente e della dodicesima, Mercurio, è unito a Saturno, è in esagono a Marte ed è in quadrato alla Luna, quest’ultima posta in dodicesima Casa). Gli obiettivi che ci si propone sono importanti, così come il sostegno che si potrà ricevere dagli altri (gli amici e le comunità). Il Sole, Mercurio, Saturno, Venere e Giove sono posti in quadrante vespertino e consentono un miglioramento dalle proprie sofferenze, dei benefici e dei risultati ai propri sforzi nella seconda parte della vita e in tarda età.

Giove e Marte sono i signori del Mediocielo e della decima Casa. Venere e Giove testimoniano il Mediocielo, per quadrato, dalla settima Casa. Marte è in undicesima Casa. La Luna è in esagono al Mediocielo e la sorte di Fortuna si oppone alla decima Casa. Dei pianeti rapidi, “significatori naturali delle attività”, notiamo che: Marte si configura al Sole, a Giove, a Venere, a Mercurio, a Saturno e a Daimon. Mercurio (maestro dell’Ascendente) è in levata eliaca [18] e si configura a Marte, a Giove, a Venere e alla Luna. Per domini e figure, “dominatori dell’agire” di questo tema sono Venere, Marte e la Luna, con i domini e la testimonianza di Giove. Marte, pur non configurato al culmine al  momento della nascita, domina la decima Casa e testimonia efficacemente i dominatori: Venere, Giove e Luna; nonché Mercurio, Saturno ed il Sole.

Per la vita affettiva osserviamo che la Luna è in quadrante mattutino, è nella sua Esaltazione, è in trigono al Sole e alla sorte di Fortuna, ha la declinazione di Venere ed è configurata al Mediocielo. Venere, Giove e la sorte di Fortuna sono in Case angolari. Marte è in trigono a Venere e in quadrato a Giove. Tutti questi elementi indicano una natura esuberante ed espansiva e la ricerca del soggetto di una realizzazione affettiva. La settima Casa e Venere in segno bicorporeo, il trigono tra Marte e Venere ed il fatto che la Luna si applichi a più di un pianeta, predispone a più di un legame importante nella vita. Inoltre, Saturno, Mercurio e Daimon in quadrato alla Luna, sono separazioni, allontanamenti, tensioni emotive e divergenze di idee possibile motivo di rotture.

Mandela si è sposato tre volte. A 26 anni si sposa per la prima volta e il legame si conclude con il divorzio nel 1957. Si sposa nuovamente nel 1958 con Winnie Madikizela sua forte sostenitrice nel periodo di carcerazione. Questo legame si conclude con una separazione nel 1992 e il divorzio nel 1996 alimentato da forti contrasti politici. L’ultimo matrimonio, con Graça Machel, lo realizza all’età di 80 anni. Nelson Mandela ha numerosi figli e nipoti e, come dicevamo, ha costituito nella sua vita più di una famiglia. Nel tema di nascita, osserviamo che Giove e Venere (pianeti umidi) dominano sul Mediocielo e vi si configurano per quadrato. Inoltre, la Luna è in segno fecondo e si configura per esagono al Mediocielo. Infine, la sorte di Fortuna, è in Casa angolare, è in trigono alla Luna ed al Sole e si oppone al Mediocielo.

Per la salute vediamo che Marte, Giove e Saturno sono i signori della sesta e della settima Casa. I benefici, Venere e Giove, sono in settima Casa e si oppongono all’Ascendente. Saturno osserva sia Mercurio (signore dell’Ascendente) che la Luna(corpo fisico). Marte, Giove e Venere osservano Mercurio. Venere ha la declinazione della Luna. Venere e Giove osservano la sorte di Fortuna. I malefici sono forti, sono in proprie dignità, sono in Case non angolari e formano figure con i significatori del corpo. Con il passare del tempo esprimono malattie. Qui Marte e Saturno osservano l’Ascendente e Mercurio: Saturno osserva la Luna; Marte e Saturno osservano Giove (signore della settima posto in settima Casa) e Venere (in settima). Riferendoci al signore dell’Ascendente, Mercurio: condotti, vie respiratorie, alveoli e parte aerea dei polmoni; ed al pianeta che domina e si presenta in settima Casa, Giove: fegato e polmoni; con l’indebolimento del fisico, si possono manifestare affezioni patogene a questi organi.

Per la vita, osserviamo che i principali luoghi vitali, in nascita diurna, sono il Sole: 25°04’ Capricorno; il grado del Novilunio precedente la nascita: 15°21’ Capricorno; l’Ascendente: 22°14’ Gemelli. Inoltre, sono luoghi vitali, di per sé, sempre, la Luna, Tyche e Daimon (20°12’ Toro; 23° Vergine; 17°40’ Acquario). Il “luminare del tempo” è  il Sole. Entrambi i luminari non sono in luoghi afetici per cui possibile “afeta” [19] è il grado Ascendente. Mentre, Marte e Saturno sono entrambi “anereti” [20]. Il Sole è unito al Novilunio, Giove è unito al Plenilunio. Marte, in Ariete (in proprie dignità), si configura per quadrato al Novilunio e, per largo quadrato, al Sole (luminare del tempo) e al Plenilunio, tutti posti in Capricorno, segno di Esaltazione di Marte, ad esprimere energia, forza e vitalità.

I molti pianeti in condizione di forza e in proprie dignità, il trigono tra Sole, Luna e sorte di Fortuna; Sole e Giove a “tutelare” i luoghi vitali del Novilunio e del Plenilunio precedenti la nascita; Marte che conferisce la sua forza al Sole, luminare del tempo; la forza e la buona condizione di Mercurio e di Saturno (signori dell’Ascendente, afeta di questo tema); stanno ad indicare una robustezza e una tempra forte nel resistere alle dure condizioni che hanno contrassegnato la sua vita. Venere e Giove al tramonto portano benessere, serenità e migliori condizioni nell’ultima parte della vita.

Per quanto concerne lequalità dell’animo”, i significatori, Luna e Mercurio, si presentano in Toro e in Acquario [21]Venere e Giove hanno domini sulla Luna. Il Sole, Venere, Mercurio e Saturno si configurano alla Luna. Saturno e Giove dominano su Mercurio, Saturno è unito a Mercurio e Giove vi si configura. Mercurio e Saturno, con Daimon, dominano sull’Ascendente e lo osservano. In un equilibrio delle parti dell’animo (sensitiva e razionale), per la figura tra Luna e Mercurio (e Saturno), prevale la parte intellettiva e razionale (che qui si fa forza mentale) che guida le scelte della vita. Giove domina i confini di Luna e di Mercurio (entrambi in Segni Solidi) e qui indica un’integrità morale e una natura ferma e benevola, che cerca e ottiene la conciliazione.

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Biografia essenziale di Nelson Mandela

Nelson Mandela è nato il 18 Luglio 1918 nella famiglia reale dei Thembu, una tribù di etnia Xhosa che viveva in una fertile valle delCapo Orientale (Sudafrica), in un villaggio di capanne bianche. Sua madre lo ha dato alla luce lungo la riva di un fiume. Il suo nome in lingua Xhosa, Rolihlahla, ha un significato profetico: “attaccabrighe”.
Sarà chiamato Nelson solo quando inizierà a frequentare il collegio coloniale britannico di Healdtown. Un nome affibbiato dall’insegnante, che sceglieva nomi inglesi a caso per i ragazzini sudafricani, al posto degli impronunciabili appellativi tribali. Forse il nome di Mandela è ispirato all’ammiraglio britannico Lord Nelson.
Gli anni ’30 sono stati un periodo difficile per il Sudafrica, con deportazioni, leggi restrittive per gli spostamenti interni e altri provvedimenti di segregazione. Mandela frequentava l’Università di Fort Hare quando emerse la sua forza di volontà e la sua indignazione per l’ingiustizia: fu espulso dall’università nel 1940 per aver guidato una manifestazione studentesca insieme a Oliver Tambo. Era già chiaro che nessuno era in grado di dire a questo giovane come doveva comportarsi.
Tornando al suo villaggio, quando scoprì che il suo capotribù aveva deciso che era giunto per lui il tempo di sposare una ragazza del suo rango e che era già stata pagata la dote, Nelson Mandela scappò a Johannesburg.
A 22 anni trovò lavoro come guardiano alle Miniere della Corona di Johannesburg, con fischietto e manganello. In contrasto con le sue nobili aspettative, gli uffici della miniera erano baracche di lamiera arrugginita in un’area brutta e spoglia, con lo stridulo rumore dei montacarichi, delle trivelle, e i remoti boati della dinamite. Il contrasto rispetto alla sua tranquilla vita di campagna deve essere stato scioccante, e Mandela verificò rapidamente la realtà della miseria opprimente e dello sfruttamento disumano dei suoi compagni lavoratori.
La politica cominciò a giocare un ruolo molto significativo nella sua vita. Mossi dall’umiliazione e dalle sofferenze della loro gente, e offesi dalle leggi sempre più ingiuste e intollerabili, nel 1944, Nelson Mandela, Walter Sisulu e Oliver Tambo insieme ad altri costituirono la Lega Giovanile dell’ANC (African National Congress), e in pochi anni Mandela ne divenne presidente.
Con ambizione e determinazione, completò i suoi studi di legge all’Università del Witwatersrand, e con Tambo avviò il primo studio legale per i neri. Così cominciò la pericolosa e appassionata vita totalmente dedicata alla lotta contro i mali dell’apartheid.
Mandela si dedicò anima e corpo a condurre una campagna non violenta di disobbedienza civile, aiutando ad organizzare scioperi, marce di protesta e manifestazioni, incoraggiando la gente a rifiutarsi di obbedire alle leggi discriminatorie.
La rabbia della gente cresceva e si scatenava la repressione. Mandela fu arrestato per la prima volta nel 1952. Fu assolto, ma seguirono successive vessazioni, arresti e detenzioni, culminati nell’infame Processo di Treason del 1958. Nello stesso anno, Mandela sposò Winnie.
Ben quattro anni dopo l’inizio del processo, dette la sua appassionata e articolata testimonianza; fu giudicato non colpevole e venne scarcerato.
Fino ad allora, aveva cercato di mantenere la pratica legalitaria, ma dopo il processo, di fronte alle crescenti repressioni e la messa a bando dell’ANC, la lotta armata diventò l’unica soluzione. Fu così che Mandela sacrificò la sua vita privata e la sua pratica legale e si dedicò all’insurrezione armata. Nel 1962 Mandela fu arrestato di nuovo per alto tradimento e fu condannato a cinque anni di carcere. Li scontò sapendo di non essere colpevole di alcun crimine: era divenuto un criminale per la legge, non per ciò che aveva fatto ma per quello in cui credeva. Mentre scontava la condanna, fu di nuovo accusato di sabotaggio al processo di Rivonia. La sua eloquente e appassionante arringa, durata quattro ore, finì con le famose parole: “Ho nutrito l’ideale di una società libera e democratica, in cui tutte le persone vivono insieme in armonia … Questo è un ideale per cui vivo e che spero di realizzare. Ma se è necessario, è un’ideale per il quale sono pronto a morire”.
Nel 1964 Nelson Mandela fu giudicato colpevole di sabotaggio e alto tradimento e fu condannato con i suoi compagni alla punizione suprema: ergastolo a Robben Island, quell’isolotto piatto in mezzo alle onde dell’oceano Atlantico (di fronte a Città del Capo, ndt), che rappresenta in maniera più completa di qualsiasi altro pezzo di terra sudafricana l’aspetto detestabile degli ultimi tre secoli di storia del Sudafrica. Là, in una cupa giornata nuvolosa, sferzato dal freddo vento invernale, Mandela si trovò di fronte due severe guardie armate, che gli ordinarono di spogliarsi e di rimanere nudo in piedi fuori dalla vecchia prigione di pietra, e poi gli fecero indossare la semplice uniforme kaki del carcere di massima sicurezza.
I precetti dell’apartheid si estendevano anche all’abbigliamento: al fine di ricordare ai prigionieri neri che erano dei “ragazzini”, venivano costretti ad indossare pantaloni corti, una maglietta, una casacca di tela e scarpe senza calzini. I compagni di prigionia indiani avevano invece pantaloni lunghi e calzini.
All’età di 46 anni, Nelson Mandela entrò per la prima volta nella piccola, angusta cella nella Sezione B, che sarebbe stata la sua casa per molti anni a venire. C’erano una piccola finestra con le sbarre e una porta spessa di legno coperta da una inferriata di metallo. La cella era così piccola che il prigioniero poteva percorrerne la lunghezza in tre passi, e quando si coricava non aveva spazio per distendersi completamente.
Robben Island era senza dubbio il luogo più duro e spietato del sistema penale dell’apartheid sudafricano. Ai prigionieri era permesso di scrivere e ricevere solo una lettera e una visita ogni sei mesi: un isolamento in un vero e proprio inferno privato. Per riempire le giornate, erano sottoposti a lavori forzati: spaccare con grandi mazze carichi di pietre per trasformarle in ghiaia, e poi lavorare come schiavi nel calore della vicina cava di calcare, bianco accecante sotto il sole. Non era consentito parlare e chi fischiettava era punito. La vita era tremendamente dura. Cominciò così una nuova e diversa battaglia, quella per migliorare le condizioni di prigionia, terribilmente ingiuste e disumane. Prima di tutto, bisognava occuparsi della questione dei pantaloni: a nessuno piace essere chiamato “pantaloni corti”, tanto meno a Nelson Mandela. Dopo mesi di discussioni e proteste ufficiali, un giorno un paio di vecchi pantaloni kaki fu bruscamente gettato sul pavimento della sua cella, ma egli si rifiutò di indossarli fino a che i suoi compagni di prigione neri non avessero ottenuto la stessa concessione.
Ci furono anche altre battaglie: per l’uguaglianza nei pasti, per il diritto di indossare occhiali da sole nelle cave di calcare, e per avere nelle celle sgabelli a tre gambe, per far sedere i prigionieri esausti quando studiavano a tarda sera sui corsi per corrispondenza. Mentre otteneva tutte queste piccole vittorie, Nelson Mandela non dimenticava la battaglia più importante, e – nonostante che gli anni passassero inesorabilmente – il mondo non si dimenticava di lui.
A metà degli anni ’80 la crescente condanna internazionale portò a colloqui segreti tra il governo e Mandela e finalmente, l’11 Febbraio 1990, egli fu incondizionatamente liberato. Nessuno lo vedeva in fotografia da 27 anni; questo uomo alto, magro e distinto si trovava improvvisamente di fronte alla grande folla venuta a salutarlo. Si può immaginare lo shock di Mandela, immerso in una arena pubblica di questo tipo dopo anni trascorsi virtualmente in silenzio.
Durante la sua carcerazione, sua madre e suo fratello erano morti, i suoi 5 bambini erano diventati adulti, sua moglie era un’estranea e, ovviamente, la tecnologia aveva fatto passi da gigante. Ironia della sorte, questi anni orribili in prigione sono stati un arricchimento: Nelson Mandela è la prova vivente del trionfo dell’animo umano contro avversità e privazioni insopportabili.
Nonostante 27 anni lunghi e bui di privazioni e di prigionia repressiva, pur avendo assistito a casi estremi di crudeltà, dolore, sofferenza e disperazione, in qualche modo questo uomo meraviglioso è uscito nobilitato, indomito e ostinato, rafforzato nella sua volontà di combattere sempre di più contro l’apartheid.
Alzò la sua mano destra verso la folla, e si udì un boato che lo riempì di gioia indescrivibile. Quando finalmente uscì dai cancelli del carcere, Mandela sentì che, all’età di 71 anni, la sua vita stava cominciando di nuovo.
Era davvero come se egli avesse passato questi anni di prigione conservando con cura le sue energie, che gli sarebbero servite per sorridere nei turbini di flash dei fotografi, per fare nuove strategie con l’ANC, per negoziare con i politici intransigenti, per socializzare con le personalità pubbliche, e per dare a ciascuno dei suoi numerosi sostenitori un pezzettino di Nelson Mandela. Così tornava nel trambusto della politica mondiale. Nel 1990 l’ANC ha sospeso la lotta armata dopo circa 30 anni, e l’anno successivo Mandela ne è diventato Presidente, e si è unito al governo e agli altri partiti politici nei negoziati per il futuro del Sudafrica postapartheid. Nel 1992 Nelson Mandela si è separato dalla moglie Winnie, dopo alcune divergenze politiche e molte speculazioni giornalistiche. Il perdono diventò la sua arma principale. Cercò la riconciliazione con il Presidente F.W. De Klerk, e insieme a lui nel 1993 ricevette il Premio Nobel per la Pace per il comune impegno nella promozione di un Sudafrica democratico.
Un governo provvisorio di unità nazionale, una costituzione democratica, una frenetica campagna per le elezioni presidenziali, la vittoria dell’ANC alle prime elezioni interraziali del paese e, nel Maggio 1994, l’elezione di Nelson Mandela a Presidente. In modo sorprendente, egli dette un ricevimento per le vedove dei politici che lo avevano imprigionato e pranzò con il magistrato che sosteneva la sua impiccagione dopo che era diventato Presidente. Mandela si preoccupava della costruzione della Nazione e faceva ogni sforzo possibile per fugare le paure delle minoranze in Sudafrica. Era l’inizio del suo nuovo ruolo di negoziatore e intermediario per la pace e la riconciliazione.
Lungi dal cercare vendetta per quegli anni lunghi e solitari, il suo desiderio di libertà per il suo popolo è divenuto desiderio di libertà per tutti, neri e bianchi. Grazie a questo impegno, la nuova costituzione sudafricana bandisce la discriminazione nei confronti di tutte le minoranze. Il 18 Luglio 1998, il giorno del suo ottantesimo compleanno, Nelson Mandela ha di nuovo preso tutti di sorpresa sposando la sua attuale moglie, Graça Machel, vedova del defunto Presidente del Mozambico Samora Machel.
Nella sua vita, Mandela ha avuto tre mogli, che hanno dovuto competere con la politica, la prigione e la pubblica piazza per ottenerel’attenzione del marito. Alla fine dei conti, ora Mandela ha 30 nipoti e 6 pronipoti. Già nel 1994, all’epoca delle prime elezioni libere in Sudafrica, Mandela era dell’idea che non fosse opportuno fare il Presidente all’età di 76 anni. Dovette essere convinto, ma fin dall’inizio ha voluto mettere in chiaro che avrebbe portato a termine un solo mandato.
Nelson Mandela si è ritirato ufficialmente dalla vita pubblica nel 1999, ma non ha mai interrotto la sua misericordiosa azione umanitaria, portando la sua instancabile battaglia per la pace e la comprensione umana oltre i confini del Sudafrica. (traduzione a cura di Giovanni Carta. Tratto dalla “Nelson Mandela’s Biography” scritta da Vivian de Klerk nel 2002 e pubblicata sul sito web della Nelson Mandela Foundation)

Il 28 marzo 2013 viene ricoverato per un’infezione polmonare conseguenza di una tubercolosi contratta durante il lungo periodo di prigionia. L’8 giugno vi è un nuovo ricovero e, nella notte del 24 giugno, le sue condizioni di salute si aggravano al punto che il 4 luglio viene diffusa la notizia, poi smentita, di uno stato vegetativo permanente. Nei giorni successivi la stampa comunica che Mandela è sottoposto a dialisi ma che, con l’aiuto di un respiratore artificiale, reagisce a chi gli rivolge la parola.

I bollettini ufficiali del 18 luglio 2013, giorno del suo compleanno, definiscono le sue condizioni «critiche ma stabili», con un lento miglioramento nelle ultime settimane, nelle quali avrebbe mostrato di «reagire alle cure».

“Il 2 settembre 2013 Nelson Mandela viene dimesso dall’ospedale di Pretoria in cui era ricoverato da quasi tre mesi e portato a casa”. Lo rende noto in un comunicato la presidenza sudafricana. Le condizioni del 95enne premio Nobel per la Pace, si legge nella nota, “continuano a essere critiche e a tratti instabili. Tuttavia lo staff medico è convinto che potrà ricevere lo stesso livello di cure intensive nella sua casa di Houghton”, a Johannesburg.

Mandela era stato ricoverato l’8 giugno e nel periodo trascorso in ospedale c’è stato più volte il timore che la fine fosse imminente. La sua degenza è stata seguita con trepidazione in Sudafrica e da tutto il mondo sono arrivati messaggi di incoraggiamento perl’icona della lotta all’apartheid, soprattutto in occasione del suo 95mo compleanno, il 18 luglio. La presidenza ha precisato che “qualora le condizioni di Mandela richiedessero un altro ricovero in futuro, lo si farà”. Il comunicato sottolinea che Madiba, il nome tribale con cui viene affettuosamente chiamato, “ha ricevuto e continua a ricevere una totale attenzione medica e, nonostante le difficoltà, mostra sempre una grande forza e serenità”. La casa di Mandela è stata riorganizzata e attrezzata per offrirgli le migliori cure e a seguirlo saranno “esattamente gli stessi medici” che gli erano stati assegnati in ospedale. La presidenza ha chiesto che a Mandela e alla sua famiglia sia lasciato “il necessario spazio di privacy in modo che le cure possano procedere con dignità e senza inutili intrusioni”.

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Dei tempi futuri, l’epoca del premio Nobel per la pace

Nelson Mandela, per le sue idee ed il suo impegno civile, che non è venuto mai meno nonostante i 27 anni trascorsi in prigione, il 10 dicembre del 1993 riceve il Premio Nobel per la pace (aveva ricevuto il Premio Lenin per la pace nel 1962 e riceverà  nel 1998 il Premio Sakharov per la libertà di pensiero). Per il moto delle direzioni primarie dei pianeti di nascita di Mandela, alla data del 10 dicembre 1993 – arco di direzione 70,25 -, osserviamo che la Luna è al culmine, il Sole giunge al trigono del Mediocielo (opponendosi alla Luna di nascita), Venere giunge al trigono dell’Ascendente, Giove giunge al trigono di Saturno e di Mercurio.

Nel cerchio interno indichiamo le direzioni nel moto diurno, nel cerchio esterno le direzioni nel moto zodiacale, da osservare entrambe [22]. Inoltre, la legenda in figura indica i confini [23] a cui sono giunti gli astri.

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 ConfiniDeclinazioniDH
    
OroscopoMercurio+13.916.00
MediocieloGiove+17.410.00
SoleGiove+00.044.08
LunaGiove+21.040.04
SaturnoSaturno+09.965.42
GioveVenere-10.772.56
MarteSaturno+23.412.24
VenereMarte-13.502.05
MercurioSaturno+10.535.50
FortunaGiove-21.774.31
DaimonSaturno+11.145.46

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La Luna diretta (DH 0,04) è unita al Mediocielo;

Il Sole diretto (DH 4,08) giunge al trigono del Mediocielo;

Il Sole diretto (DH 4,08) giunge all’opposizione della Luna di nascita (DH 4,11);

Il Sole diretto (0°07’ Ariete) giunge al quadrato di Giove di nascita (1°10’ Capricorno);

Saturno diretto (25°46’ Ariete) è in quadrato al Sole di nascita (25°04’ Capricorno);

La Luna diretta (DH 0,04) è tuttora in quadrato a Venere di nascita (DH 5,89);

Venere diretta (DH 2,05) è in trigono all’Ascendente di nascita;

Giove diretto (DH 2,56) è in trigono a Saturno e a Mercurio di nascita (DH 1,39 e DH 1,30);

Giove diretto (2° Pesci) è in esagono a Giove di nascita (1°10’ Capricorno);

Marte diretto (decl. +23,41) si oppone per declinazione a Giove di nascita (decl. -23,19);

Marte diretto (DH 2,24) giunge all’equidistanza di Marte di nascita (DH 2,29);

Tyche diretta (DH 4,31) scioglie il trigono con il Mediocielo;

La Sorte di Nemesi [24] diretta (DH 3,98) giunge al trigono del Mediocielo.

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Dei tempi futuri, diventa capo di stato del Sudafrica

Divenuto libero cittadino, Mandela concorre per la carica di Presidente del Sudafrica e vince le elezioni, tenutesi nel maggio del 1994, diventando il primo Capo di Stato di colore. Resta in carica per un solo mandato, dal 1994 al 1999, consentendo la transizione dal vecchio regime, basato sull’apartheid, alla democrazia. Si guadagnerà il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale, istituendo anche un tribunale speciale, la Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Truth and Reconciliacion Commission, TRC). Dopo aver lasciato la carica di Presidente, continuerà nel suo impegno e nella sua azione in sostegno alle organizzazioni per i diritti sociali, civili e umani, ricevendo numerose importanti onorificenze: l’Order of St. John dalla Regina Elisabetta II; la Presidential Medal of Freedom da George W. Bush; il Bharat Ratna nel 1990 (il più alto riconoscimento civile indiano concesso a due soli stranieri, Mandela e Madre Teresa); l’Ordine del Canada e primo straniero ad ottenere la cittadinanza onoraria canadese. Nel 2004 la città di Johannesburg gli ha conferito la più alta onorificenza cittadina il “Freedom of the City”. La casa di Soweto in cui Mandela ha abitato è divenuta il Mandela Family Museum, dedicato alla sua vita.

Per il moto delle direzioni primarie  – arco di direzione 70,64 – vi sono ancora (o si precisano meglio) gli aspetti osservati per il dicembre 1993.

Nel cerchio interno indichiamo le direzioni nel moto diurno, nel cerchio esterno le direzioni nel moto zodiacale, da osservare entrambe. Inoltre, la legenda in figura indica i confini a cui sono giunti gli astri.

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 ConfiniDeclinazioniDH
    
OroscopoMercurio+13.816.00
MediocieloGiove+17.510.00
SoleGiove+00.194.06
LunaGiove+20.970.02
SaturnoSaturno+10.105.40
GioveVenere-10.652.54
MarteSaturno+23.422.26
VenereMarte-13.502.03
MercurioSaturno+10.675.48
FortunaGiove-21.834.34
DaimonSaturno+11.275.44

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La Luna diretta (DH 0,02) è unita al Mediocielo;

Il Sole diretto (DH 4,06) giunge al trigono del Mediocielo;

Il Sole diretto (DH 4,06) giunge all’opposizione della Luna di nascita (DH 4,11);

Il Sole diretto (0°29’ Ariete) giunge al quadrato di Giove di nascita (1°10’ Capricorno);

Saturno diretto (26°10’ Ariete) è in quadrato al Sole di nascita (25°04’ Capricorno);

La Luna diretta (DH 0,02) è tuttora in quadrato a Venere di nascita (DH 5,89);

Venere diretta (DH 2,03) è in trigono allAscendente di nascita;

Giove diretto (DH 2,56) è in trigono a Saturno e a Mercurio di nascita (DH 1,39 e DH 1,30);

Giove diretto (2° Pesci) è in esagono a Giove di nascita (1°10’ Capricorno);

Marte diretto (decl. +23,42) si oppone per declinazione a Giove di nascita (decl. -23,19);

Marte diretto (DH 2,26) giunge all’equidistanza di Marte di nascita (DH 2,29);

Tyche diretta (DH 4,34) scioglie il trigono con il Mediocielo;

La Sorte di Nemesi diretta (DH 3,96) è in trigono al Mediocielo.

Giove è il divisore (signore dei confini) della Luna (giunta a 25°34’ Cancro) e del Mediocielo (giunto a 18°45’ Toro). In questo periodo il Sole entra nel segno dell’Ariete (il Sole diretto giunge a 0°07’ Ariete), Giove “fa il suo ingresso” in qualità di divisore (signore dei confini) [25] ed il Sole precisa il quadrato zodiacale con Giove di nascita. Queste circostanze, di per sé, preannunciano una fase importante della vita. Inoltre, Saturno, signore del Sole, di Daimon e di Mercurio, è ora giunto nei propri confini, e può indicare un aumento di responsabilità e impegni.

Per quanto concerne i principali aspetti di direzione, sono i luminari che aprono e chiariscono, ora, gli eventi fondamentali e più importanti nella vita di Mandela. Queste stesse figure che si precisano ora riguardano il ricevimento del Premio Nobel per la pace e, a distanza di pochi mesi, l’incarico, quale primo uomo di colore della storia di questo paese, di Presidente dello Stato del Sudafrica nelle prime libere elezioni a cui partecipa la popolazione di colore. La Luna culmina ed il Sole testimonia per trigono la Luna ed il culmine elevato: sono riconoscimenti importanti ed incarichi di massima autorità, è il momento della massima elevazione per il soggetto. Osserviamo inoltre che Giove, il divisore del Sole, della Luna e del Mediocielo, ora precisa il trigono all’unione Mercurio/Saturno di nascita (posti nella nona Casa): questo consente di esprimere e mettere in pratica, “le idee e le ideologie” che si sono perseguite e costruite finora, perché i tempi sono diventati maturi.

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La rivoluzione dell’anno 1993

Dopo l’esame dei moti di direzione osserviamo la rivoluzione solare integrata dagli spazi di perfezione (o profezione) del periodo [26]. La rivoluzione è stata calcolata per il luogo di nascita (Mvezo: lat. 31°57’ S; long. 28°31’ E) e il giorno 17 luglio 1993 alle ore 17,53 di fuso (ore 15,53 di T.U.).

Nell’ambito previsionale, il ciclo delle perfezioni indica i pianeti della rivoluzione che hanno particolari diritti nel periodo e ci aiuta a capire se gli eventi indicati in direzione, con degli aspetti che mantengono un vigore ed un’efficacia per due/tre anni, si realizzeranno proprio in quest’anno ed il modo, la qualità con cui questo avviene. In ogni rivoluzione solare si osserva sempre lospazio di perfezione dell’Anno (dell’Ascendente od oroscopo), da cui traiamo i signori dell’Anno. Osserveremo anche glispazi di perfezione del Sole, della Luna, di Tyche e del Mediocielo, limitandoci qui a dei dati evidenti ed essenziali.

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 latitudinideclinazioniDHvisibilità
     
Sole-21.135.47
Luna+1.77-21.663.99-25,64 (v.)
Saturno+1.45+13.143.71
Giove-1.24+01.950.96
Marte-0.86-06.952.54-48,77 (v.)
Venere+2.39-19.962.87-38,64 (v.)
Mercurio+4.93-16.935.32-6,41 (n.v.)
Tyche4.52
Daimon4.52

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Perfezioni e figure della rivoluzione solare del 1993

Mercurio e Venere sono i signori della perfezione dell’Anno. Venere è in esagono alla perfezione dell’Anno, Giove vi si oppone, Mercurio e Sole vi si configurano per quadrato. Giove [27] e Mercurio dominano la perfezione della LunaSaturno si presenta nella perfezione e Marte vi si oppone. La Luna, Mercurio e Sole vi si configurano per trigono, Venere per quadrato. Mercurio e Giove [28] dominano la perfezione del Mediocielo, Daimon si presenta nella perfezione, la LunaMercurio e il Sole vi si oppongono, Giove è in quadrato, Marte è in trigono, Saturno è in esagono. Venere e Mercurio dominano la perfezione del Sole, Mercurio e Sole si configurano per trigono, Marte per esagono. Saturno domina la perfezione di Tyche (la Parte di Fortuna), Sole e Mercurio si presentano nella perfezione, Venere è in esagono, Marte è in esagono alla perfezione.

Giove è il divisore del Sole, della Luna e del Mediocielo; in rivoluzione Giove si presenta in nona Casa, sui gradi di Marte di nascita (12°35’ Ariete), è in ricezione con Marte, domina (confine) sull’Ascendente di rivoluzione (Leone), è in quadrato mondano a Sole e Mercurio, in quadrato alla Luna, in esagono al nodo lunare nord, in trigono a Venere e a Tyche, in quadrato a Daimon; Giove si oppone alla perfezione dell’Anno, domina e si configura alla perfezione del Mediocielo, domina la perfezione della Luna.

Il Sole domina l’Ascendente di rivoluzione e, con Mercurio, osserva il Mediocielo. Il Sole ha la declinazione della Luna e di Venere, è in esagono a Marte, è in quadrato a Giove. Il Sole e Mercurio si presentano nella perfezione di Tyche, si oppongono alla perfezione del Mediocielo e sono in trigono alla perfezione dell’Anno, della Luna e del Sole.

La Luna è in trigono al Mediocielo, ha la declinazione di Sole e Venere, è in trigono mondano a Saturno ed in quadrato a Giove; si oppone alla perfezione del Mediocielo ed è in esagono alla perfezione dell’Anno e della Luna. La Luna, di luce calante, si separa dalla declinazione del Sole e dal trigono di Saturno, va al quadrato di Giove, all’opposizione di Daimon, all’esagono di Marte ed all’unione di Mercurio e del Sole.

Mercurio è al suo ventre settentrionale [29], è invisibile e, con il Sole, osserva il Mediocielo; è in quadrato a Giove ed è in esagono a Marte; si presenta nella perfezione di Tyche, domina le perfezioni dell’Anno, della Luna e del Sole e si oppone alla perfezione del Mediocielo.

Venere è visibile, unita al nodo lunare sud, ha la declinazione del Sole e della Luna, è in trigono a Giove, in quadrato a Marte, in trigono all’Ascendente (con il nodo), in largo trigono a Saturno Venere domina e si configura alla perfezione dell’Anno e domina la perfezione del Sole.

Saturno è in trigono alla Luna, è in largo trigono a Venere, è in trigono al Mediocielo e si presenta nella perfezione della Luna.

Marte domina sul Mediocielo di rivoluzione, domina sulla Luna, sul Sole e su Mercurio, su Giove e su Daimon; si oppone alla perfezione della Luna.

Rispetto al tema di nascita, vediamo che culminano (24°02’ Ariete) in rivoluzione gradi prossimi a quelli in cui è Marte alla nascita (12°35’ Ariete). Marte di rivoluzione (14°22’ Pesci) è prossimo al culmine della nascita (4°09’ Pesci). La Luna di rivoluzione si presenta sul grado di Giove di nascita. Venere di rivoluzione (12°46’ Sagittario) ritorna vicino alla posizione di nascita (22°35’ Sagittario). Daimon di rivoluzione (10°37’ Cancro) si oppone al grado del Novilunio, del Plenilunio e di Giove di nascita.

Nel periodo, nei domini e nelle figure in rivoluzione e nelle perfezioni, vengono pienamente confermati gli eventi importanti chiaramente segnalati nei moti di direzione. Le figure dei malefici alla perfezione della Luna ed alla Luna di rivoluzione, fanno pensare ad una condizione di salute non buona e confermano uno sforzo, la difficoltà di sostenere il peso degli impegni presi e da portare comunque avanti. Le informazioni biografiche rivelano la sua resistenza ad accettare l’oneroso impegno di candidarsi come presidente: aderisce alle forti pressioni ricevute e si candida ponendo la condizione di voler ricoprire un solo mandato di governo, così come poi è avvenuto.

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Conclusioni

Il modo di espressione di qualità e caratteristiche fuori dal comune ha talmente svariate forme nel presentarsi che desta stupore e meraviglia. Non si può fare a meno di pensare che lo spirito, la scintilla vitale, che anima ogni essere umano, può esprimere un “progetto di vita” che, in dati casi, ha una forza ed un’influenza inimmaginabili e costituisce parte di quello che molti di noi considerano “il mistero della vita”.

Non sono state esposte altre figure interessanti che sono emerse nel lavoro preparatorio e che riguardano altri momenti significativi della sua vita. Inoltre, sarebbe stato il caso, e di interesse degli studiosi più esigenti, di mostrare gli elementi che ci indicano i presumibili “tempi di vita” di Nelson Mandela, tenuto conto dell’età che ha raggiunto e, soprattutto, del quadro di salute attuale. Non si esclude di poter, in una successiva esposizione, approfondire la questione.

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NOTE

[1] La distanza oraria (DH) si riferisce alla suddivisione del giorno in 24 ore ed è la misura oraria dell’astro osservato nella sua posizione relativa rispetto alla linea meridiana (asse fondocielo/mediocielo) ed alla linea dell’orizzonte (asse ascendente/discendente). I valori in distanza oraria (DH) indicati nella figura di direzione partono da un valore zero in prossimità del meridiano e determinano i quattro quadranti di sei ore l’uno del cerchio completo, nel seguente modo: dal fondocielo all’ascendente e dal fondocielo al discendente da 0 a 6 ore; dal mediocielo all’ascendente e dal mediocielo al discendente da 0 a 6 ore. Questo significa dire che l’astro situato esattamente sulla cuspide della seconda, dell’undicesima, della nona e della quinta Casa ha un valore di distanza oraria pari a 2 ore (DH 2.00); l’astro situato precisamente sulla cuspide della prima, della dodicesima, dell’ottava e della sesta Casa ha un valore di distanza oraria di 4 ore (DH 4.00), e così via.

[2] In questa colonna viene fornito il dato della visibilità degli astri per il giorno della nascita. Con la sigla v. intendiamo “visibile” o fuori dai raggi del Sole; con la sigla n.v. intendiamo “non visibile” o sotto i raggi (invisibilità e combustione). Con la sigla l.e.indichiamo la levata eliaca (che può essere mattutina o vespertina), con t.e. il tramonto eliaco (mattutino o vespertino).

[3] Nel ciclo luminoso del pianeta rispetto al Sole è il momento (determinato per un dato orizzonte locale) in cui il pianeta esce dai raggi del Sole ed appare visibile (levata eliaca) e quando il pianeta è ancora visibile e sta per entrare sotto i raggi del Sole (tramonto eliaco). In queste due fasi si realizza la massima operosità del pianeta in quanto aumenta di moto e di luce.

Si chiarisce che qui viene presa in considerazione la misura, proposta da Schoch, della quantità dell’arco condotto dallo zenith al nadir e passante per i luoghi dell’astro e del Sole, tale da consentire la prima o ultima visibilità dell’astro ad oriente (levante) o ad occidente (tramonto); per Mercurio tali valori vanno da –13.00 a –9.5 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino). Per valori inferiori di segno negativo) il pianeta è invisibile o combusto, per valori superiori (di segno negativo) ma vicini a quelli proposti, vi è la condizione di visibilità e di una maggior forza ed operatività.

[4] Signori della triplicità/trigonocratori: nel giorno/nella notte

Triplicità di fuoco Ariete, Leone, Sagittario Sole Giove

Triplicità di terra Toro, Vergine, Capricorno Venere Luna

Triplicità di aria Gemelli, Bilancia, Acquario Saturno Mercurio

Triplicità di acqua Cancro, Scorpione, Pesci Venere Marte

Doroteo di Sidone e gli arabi assumevano tre signori del Trigono o trigonocratori: primo trigonocratore, secondo trigonocratore e partecipante; e suddividevano i tempi della vita, del matrimonio e di tutte le questioni, in tre parti. Nell’esperienza fatta finora, con l’intento di cogliere dati essenziali e certi, è pienamente efficace l’osservazione di due soli trigonocratori.

[5] Il confine o termine è la prima delle due dignità minori e consiste nella divisione di ciascun segno zodiacale in cinque settori di ampiezza variabile, ognuno dei quali viene assegnato ad uno dei cinque pianeti, esclusi i due luminari. I sistemi di divisione dei segni in confini riportati nell’astrologia classica sono tre: un sistema caldeo, uno egizio (a cui ci si riferisce nell’articolo) ed uno tolemaico. Il criterio di attribuzione dei confini sembra essere in relazione, come dice lo stesso Tolemeo, con i tempi ascensionali dei segni, ma sicuramente è stato successivamente corretto in base all’esperienza. Il confine ha molta forza ma il suo effetto è limitato nel tempo e riguarda i mutamenti brevi. È detto anche “termine” (spiegazione contenuta nel glossario del sitowww.cieloeterra.it).

[6] Si richiama quanto contenuto nella nota 3 e si chiarisce che qui viene indicata la misura, proposta da Schoch, della quantità dell’arco condotto dallo zenith al nadir e passante per i luoghi dell’astro e del Sole, tale da consentire la prima o ultima visibilità dell’astro ad oriente (levante) o ad occidente (tramonto); per Giove tali valori vanno da –7°30’ a -9°00’ (se tramonta vespertino o sorge mattutino); per Saturno tali valori vanno da –10°18’ a -13°00’ (se tramonta vespertino o sorge mattutino). Per valori inferiori (di segno negativo) il pianeta è invisibile o combusto, per valori superiori (di segno negativo) ma vicini a quelli proposti, vi è la condizione di visibilità e di una maggior forza ed operatività.

[7] In una coppia di pianeti è sovreminente, per il moto orario diurno, quello tra i due che è sorto prima, che risulta destro, più orientale. Questa condizione è massimamente operativa nella figura di quadrato ma si osserva nei vari aspetti ed anche nella congiunzione tra pianeti. Tale efficacia è integra sempreché il pianeta “destro” sia sopra l’orizzonte o, quantomeno, non si sia ancora separato dal cardine dell’ascendente o del discendente.

[8] Nelle 24 ore, del giorno, sono tanti i momenti in cui, secondo “cause precedenti”, che riguardano la “formazione di corpo e spirito”, la nascita dei bimbi è possibile. Secondo questa concezione filosofica, le fasi di formazione dell’embrione, dal concepimento alla nascita, devono seguire un ritmo armonico, esprimere un’assonanza che consente il compimento della gestazione. A questa concezione risponde la tecnica che è di Tolemeo e del suo tempo. Seguendo questa tecnica, ricercheremo, nel giorno di nascita, quei momenti in cui è possibile nascere. Si tratta di quelle “aperture delle porte” in cui i pianeti formano rapporti di eguaglianza numerica in virtù dei loro moti, isaritmie (che devono essere considerate secondo il moto orario), rispetto al sorgere o al culminare. Tali momenti possono essere pochi o tanti, ma la nostra scelta deve riguardare solo quei rapporti che si creano tra quel pianeta, che ha un chiaro dominio al tempo della sizigia e che troviamo riconfermato, per diritti, forza, operatività, concordia di hairesis, nel tema di nascita.

[9] Si richiama il contenuto della nota n. 3.

[10] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala l’articolo pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.itdell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).

La sorte del Genio, Daimon, in ogni genitura può rappresentare l’intelletto, l’animo, il comportamento, i desideri profondi e le istanze interiori che indirizzano le scelte importanti della nostra vita.

[11] La sorte di Fortuna, Tyche, in ogni genitura può rappresentare il corpo, la vita, le acquisizioni, le sostanze materiali, la convivenza, il matrimonio e quanto viene condiviso nella vita di coppia. In ambito religioso, sono i beni condivisi nella comunità e la comunione con gli altri. Come la Luna, può esprimere qualcosa riguardo la casa, il domicilio, il luogo in cui si vive.

[12] La sorte di Nemesi, Nemesis, può rappresentare esperienze in cui bisogna confrontarsi con difficoltà impegnative ed affanni; in dati casi, dice qualcosa riguardo la rovina e la morte.

La sorte della Necessità, Ananke, può esprimere le difficoltà che si presentano nella vita in generale e legate all’idea del destino che concerne ognuno di noi; in dati casi può dire qualcosa, se ve ne sono i presupposti, sugli “accidenti” violenti.

[13] Sirio e Procione sono entrambe stelle marziane. La natura Giove/Marte e l’importanza della stella di Sirio, unita al Sole, dal quadro generale osservato, fa presagire la capacità di leader, di mettersi a capo di un movimento e di un popolo, incarichi importanti ed un destino fuori dal comune. Allo stesso modo, la natura Mercurio/Marte e l’importanza della stella Procione, indica e accentua quanto già espresso nel quadro generale circa la forza dialettica e l’animosità, che comporta scontri, liti e battaglie, anche legali, nel portare avanti le proprie idee.

[14] Il concetto di doriforia è una figura particolare che un astro (doriforo, il portatore della lancia), forma rispetto ad un altro, generalmente il Sole o la Luna, quando vengono rispettate da ciascuno alcune condizioni di forza che coinvolgono tutti i principi più importanti della teoria astrologica: la dignità, la fase, il moto, l’aspetto, il luogo, l’hairesis. Molte sono le forme di doriforia ma le più efficaci sono quelle degli astri superiori che osservano un luminare con il trigono, essendo nella giusta fase (orientali al Sole ed occidentali alla Luna), in luoghi forti, rispettando l’hairesis del luminare ed avendo dominio sul suo luogo. In questo tema il pianetaGiove, in levata eliaca, angolare e diurno in nascita diurna, esprime una forma di doriforia rispetto al Sole.

[15] La sorte del Fondamento, Basis, è la sorte che, secondo la tradizione, esprime il fondamento, l’origine, il legame tra corpo e anima. Indica qualcosa riguardo ciò che può costituire il baricentro personale, che può rappresentare, una volta compreso, il punto fermo, il punto di equilibrio.

[16] La sorte della Madre indica la madre e, per la condizione del dominatore della sorte, il carattere e le questioni che riguardano la madre: solitamente forma figure nei momenti significativi della vita della madre.

[17] La sorte del Padre indica il padre e, per la condizione del dominatore della sorte, le questioni  che riguardano il padre: solitamente precisa delle figure nei momenti significativi per il padre.

[18] Si richiama il contenuto della nota n. 3.

[19] La vita e i luoghi vitali. Nell’accezione primaria per afeta (o significatore afetico) si intende il “luogo da cui si parte”, il “luogo”che è liberato per andare da qualche parte (dal greco “aphiemi” partire da). Nel concetto di afeta è insito un movimento; la vita stessa è un movimento e la fine della vita è rappresentata da qualcosa che mette fine a questo movimento. Tecnicamente, rispetto all’afeta vi è un pianeta o un luogo “anereta” che per la sua natura contraria contraddice, spezza, toglie la vita.

[20] Nella della durata della vita anereta è il pianeta ‘uccisore’ che, unendosi (precisando un aspetto) per direzione all’afeta, determina la fine della vita. Di norma l’anereta è o Marte o Saturno, ma talvolta anche il Sole può assumere virtù aneretica. La direzione aneretica può avvenire per corpo, per raggio, per declinazione, nello zodiaco o nel mondo.

[21] I due significatori, Luna e Mercurio, sono in segni solidi (fissi). Qui Saturno, apporta le proprie caratteristiche (dominatore forte e dignificato) e dà un’impronta agli “orientamenti dell’animo” poiché è unito a Mercurio, è in quadrato sovreminente alla Luna, è il signore del Sole e di Daimon ed è il signore della nona Casa. Tutto questo conferma in modo chiaro le caratteristiche di una forza mentale, un’integrità morale, una tenacia nel portare avanti le proprie idee e convinzioni.

[22] La direzione nel mondo è quando un astro si muove nel suo moto diurno, però, muovendosi nel suo moto diurno resta fermo nel suo grado zodiacale, allora la sua virtù rimane impressa in questo grado zodiacale.

La direzione nello zodiaco è quando un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo e tutti i gradi dello zodiaco salgono a lui. Allora, dire che un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo, ad esempio in decima Casa, è dire che la sua virtù nel mondo permane e non si muove, e tutti i gradi dello zodiaco salgono indicando i cambiamenti e il mutare delle cose.

[23] Si richiama il contenuto della nota n. 5.

[24] Si richiama il contenuto della nota n. 12.

[25] Divisore di un significatore, per un dato periodo di tempo, è il pianeta che domina i confini del grado eclittico in cui giunge la direzione nello zodiaco del significatore stesso. Il divisore assume un dominio sul significatore per tutto il periodo durante il quale la direzione rimane entro i suoi confini, e condivide questo dominio con il suddivisore. Suddivisore di un significatore per un dato periodo di tempo, è il pianeta che ha ricevuto per ultimo la direzione del significatore, nello zodiaco o nel mondo. Il Suddivisore assume un dominio sul significatore e lo mantiene finché quest’ultimo compie una direzione ad un diverso pianeta (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).

[26] Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del moto diurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di una casa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la perfezione prende il nome di “segno di perfezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è detto segno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito cieloeterra.it). Per il calcolo si veda l’articolo di Giuseppe Bezza “La profezione. Come si calcola, come si interpreta.”, pubblicato su Linguaggio Astrale 104, settembre 1996.Si intende dire che può proporsi un giudizio compiuto con le tecniche esposte. Altre osservazioni: esame delle principali sorti caldee, della natura delle stelle fisse, dei cronocratori (signori dei confini o divisori), integrano ed arricchiscono le informazioni complessive, che non costituiscono l’oggetto di questo lavoro e consentono di qualificare meglio periodi della vita favorevoli o “critici” e la natura degli eventi.

[27] Quando la perfezione (o profezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come signore dello spazio di perfezione, rispettivamente, il divisore (o confine) della Luna o del Sole di questo periodo. Nel 1993 il Sole è giunto a 0°07’ Ariete, nei confini di Giove secondo gli egizi, pertanto, signori della perfezione della Luna sono Giove e Mercurio (LeoneGemelli). Giove, ora, fa il suo “ingresso” quale divisore del Sole e porta fatti nuovi per “la dignità, la stima, gli onori” del soggetto.

[28] Quando la perfezione (o profezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come signore dello spazio di perfezione, rispettivamente, il divisore (o confine) della Luna o del Sole di questo periodo. Nel 1993 la Luna è giunta a 25°34’ Cancro, nei confini di Giove secondo gli egizi, pertanto, signore della seconda parte della perfezione del Mediocielo è Giove (Cancro).

[29] Il ventre indica la quantità e l’in­cre­mento dell’evento significato. Nel corpo fisico indica la quantità delle masse corporee e, più in generale, l’alterazione sia in senso fisico che in senso morale. L’essere nel ventre significa l’alterare velocemente le cose e, per i significatori dell’animo (Mercurio e Luna), un modo variegato degli stati d’animo e delle decisioni.