Matrimonio e figli – Parte seconda -, di Mario Costantino

Giampetrino

 

Introduzione

Riprendiamo la trattazione sulle unioni, uno degli argomenti più interessanti della dottrina classica, riepilogando brevemente il modo d’indagine descritto nella prima parte. Il metodo esposto si riferisce in larga parte a quanto indicato da Tolemeo e Doroteo. Tolemeo [1] nell’argomento del matrimonio trae dei giudizi osservando principalmente la Luna in tema maschile, sia rispetto alla sua rivoluzione sinodica sia rispetto all’orizzonte, ed il Sole in tema femminile, osservando in particolare i pianeti mattutini rispetto al Sole [2]. Doroteo [3] e gli astrologi arabi, per l’uomo e per la donna, osservano primariamente la condizione di Venere e traggono i giudizi principalmente dai signori della triplicità di Venere. In questo rispettando il principio della fazione, dell’hairesis, dove il primo signore della triplicità [4], che risponde al tempo della nascita, diurna o notturna, governa la prima parte della vita, il secondo signore ne governa la seconda parte. Nella pratica, la maggiore efficacia di interpretazione per rispondere ai principali quesiti: la presenza o meno e quando (il presto o il tardi) il matrimonio si realizza, della felicità o meno dell’unione e della sua durata; si ottiene integrando il metodo di Tolemeo con quello di Doroteo e degli arabi. Per questo motivo, osserveremo, sia per l’uomo che per la donna, i luminari, Venere e i signori della triplicità di Venere. Secondariamente, le sorti [5] dei luminari (Tyche e Daimon)  e la sorte delle Nozze e dei Figli. Anche per questo secondo esempio, maggiormente complesso rispetto al precedente, riferiremo l’indagine all’epoca del matrimonio e della nascita dei figli. E’ il caso di una donna che si è sposata e che ha avuto due bambini. Una prima bimba nata prematura, di circa sei mesi, con una situazione di pericolo per la vita della figlia e della madre; un secondo figlio che nasce dopo otto mesi di gestazione.

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2° ESEMPIO:

R.C. è nata a Bari il 5.2.1964 alle ore 1,45 di fuso. Laureata in lettere, ha insegnato per vari anni in istituti scolastici privati. Attualmente ha ripreso, dopo le recenti maternità, l’insegnamento in una scuola materna.

Nel tema individuale osserviamo una figura di quadrato tra Luna e Sole in cui il Sole tiene sotto di sé Marte e Saturno. Allo stesso tempo, Venere realizza un preciso trigono con la Luna (figura nel mondo) in cui Venere è in casa angolare, visibile, vespertina in nascita notturna, nel segno della sua esaltazione[6]. Giove testimonia [7] il Sole, Marte e Saturno. La sorte di fortuna è al fondocielo unita a Venere ed in trigono alla Luna. Mercurio è mattutino [8], visibile, in levata eliaca [9], è il signore del mediocielo e testimonia il culmine dalla seconda casa. Nel tema di nascita Venere e Giove sono forti e compensano aspetti non favorevoli indicati da Marte e da Saturno.

Nel tema individuale vi sono diverse delle condizioni richieste nello schema teorico contenuto nel precedente articolo [10]. Vi è la figura tra i luminari (anche se è un quadrato); Venere è angolare ed efficacissima ed è al tempo stesso trigonocratore di se stessa (per il segno dei Pesci); inoltre, la Luna è con la sorte delle Nozze e si applica al trigono di Tyche e di Venere. Dal complesso della figura diciamo che vi è una forte natura affettiva ed un istinto materno che ricercano una saturazione e quindi ipotizziamo che vi sarà il matrimonio e dei figli.

Trattandosi di nascita notturna  la Luna è il luminare del tempo e qui si trova nella dodicesima Casa, in segno solido (fisso)  e d’acqua, lo Scorpione.

Rispetto al Sole, Mercurio è mattutino e nella fase di levata eliaca (arcus visionis –13,08), è il signore ed è configurato al culmine (per la Vergine), è in esagono a Luna (nel mondo) e Venere e rappresenta delle caratteristiche mercuriali del coniuge.

Venere è vespertina, quindi nella propria hairesis, visibile, posta in casa quarta (è in quadrante vespertino rispetto al Sole e ritarda l’epoca del matrimonio), in segno di esaltazione, è unita a tyche, testimonia la Luna calante e Mercurio. I signori della triplicità di Venere sono Marte e Venere stessa. Negli eventi, la circostanza che Marte, primo trigonocratore di Venere per nascita notturna, sia combusto, conferma una prima fase di vita in cui la persona può vivere situazioni confuse o che non giungono ad un compimento,  alcune esperienze che non sono pienamente gratificanti e dove si devono comprendere meglio alcune istanze personali ed elaborare la forte sensibilità personale.

La Luna nella sua corsa nel segno in cui è alla nascita, si applica al trigono della sorte di fortuna, all’unione della sorte delle Nozze, al quadrato del Sole, di Marte e Saturno, infine all’esagono di Mercurio ed al trigono di Venere. L’esame potrebbe essere maggiormente articolato ma, diciamo solo che dopo alcune esperienze non soddisfacenti la persona giunge alla realizzazione affettiva, al matrimonio ed alla procreazione di figli.

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 Latitudinideclinazionidistanza oraria
    
Sole-16.271.41
Luna+4.55-10.434.20
Saturno-1.20-14.500.88
Giove-1.16+5.012.27
Marte-1.08-16.491.24
Venere-0.94-3.640.75
Mercurio-0.28-21.922.63
Fortuna0.39
Daimon0.39

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Dei tempi futuri

Per l’epoca del matrimonio nel moto delle direzioni primarie [11] ci si devono aspettare degli aspetti della Luna e di Venere, eventualmente di Giove, della sorte delle Nozze e figure – nel moto orario diurno – al mediocielo ed al discendente.

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Matrimonio, figura di direzione del 1998

A questo scopo proponiamo la figura di direzione (arco di direzione 33,07) calcolata per il 30/7/1998, data del matrimonio di R.C., in cui vengono mostrati i soli elementi attinenti l’evento del matrimonio. Nel cerchio interno indichiamo le direzioni nel moto diurno, nel cerchio esterno le direzioni nel moto zodiacale, da osservare entrambe [12].

Venere diretta (DH 1,38) e Tyche diretta (DH 1,50) giungono all’unione del Sole di nascita (DH 1,41);

il Sole diretto (23°06’ Pesci) giunge al grado zodiacale di Venere di nascita (22°59’ Pesci);

Giove diretto (16°05’ Toro) è ancora nel quadrato del Sole di nascita (15°14’ Acquario);

Giove diretto (DH 0,05) si oppone al Mediocielo;

Mercurio diretto (DH 4,43) giunge all’equidistanza della sorte delle Nozze di nascita (DH 4,37);

Daimon diretto (DH 2,85) è giunto all’equidistanza della sorte dei Figli di nascita (DH 2,85).

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 Confini [13]DeclinazioniDistanza oraria
    
OroscopoSaturno-23.306.00
MediocieloGiove-06.580.00
SoleMarte-02.743.31
LunaGiove-21.361.74
SaturnoGiove+00.962.81
GioveGiove+16.660.05
MarteMarte-01.473.13
VenereSaturno+10.541.39
MercurioSaturno-11.794.43
FortunaMarte+08.761.50
DaimonMercurio-04.242.85

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Esame figli

Per l’esame dei figli [14] le Case del tema di nascita da osservare sono la decima e l’undicesima, secondariamente la quarta e la quinta Casa. In questa natività Venere è nel quarto luogo, Giove è nel quinto luogo. Il primo pianeta significatore dei figli qui è Venere per la chiara condizione vespertina, l’angolarità, l’accrescimento del moto, la visibilità, l’essere in segno umido. Osserveremo anche Giove per il fatto di essere vespertino e nel quinto luogo. Proseguiamo quindi l’indagine per la nascita dei due figli.

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Nascita della figlia, condizioni particolari

La prima figlia nasce il 23/11/1998 dopo sei mesi dal concepimento e quindi in condizione prematura, tanto da far temere alla nascita un rischio di vita sia per la madre che per la piccola. Per questa circostanza, ci soffermiamo sull’esame dei luoghi vitali che per nascita notturna sono la Luna, il grado del plenilunio precedente e la sorte di fortuna tolemaica – che non muta tra il giorno e la notte, qui indicata come Daimon -. I luoghi vitali sono testimoniati sia dai malefici che dai benefici, dove i benefici, per la condizione di forza, proteggono efficacemente il bene della vita: Marte e Saturno si oppongono per segno al grado del plenilunio precedente; Venere testimonia fortemente la Luna e si oppone per segno a Daimon; Giove  testimonia favorevolmente il grado del plenilunio. La Luna si applica ad entrambi i malefici i quali sono sotto i raggi del Sole. Marte risulta debole nella sua azione e testimonia la Luna essendone il signore, per cui indica un qualche danno ma la robustezza del corpo e delle caratteristiche del “temperamento”. Saturno è in un proprio segno e qui attribuisce qualcosa della sua natura al Sole (il padre, il partner). La forza dei benefici ed il complesso dei diritti e delle condizioni di Marte e Saturno in questo caso indicano robustezza e capacità di superare le avversità che riguardano anche il fisico. Data la condizione di rischio del primo parto osserveremo nei moti primi la sorte dei Figli [15] ed anche la sorte di Eros [16] che ha un particolare riferimento  all’amore, ai desideri, agli istinti ed alla vitalità fisica.

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Aspetti nella figura di direzione

Nei moti di direzione (arco di direzione 33,37) per questa data  Venere ed il Sole sono ancora uniti per corpo, sia nello zodiaco che nel moto diurno, come all’epoca del matrimonio a precisare che tali aspetti sono indicativi di entrambi gli eventi (matrimonio e prima gravidanza); Giove diretto è ancora opposto al Mediocielo nonché quadrato al grado Ascendente (corpo fisico); la sorte della Madre diretta (DH 0,40) giunge a Tyche di nascita (DH 0,39) ed all’equidistanza di Daimon (DH 0,39); la sorte dei Figli diretta (DH 0,25) forma un esagono con la Luna di nascita (DH 4,20); infine, Saturno diretto (DH 2,83) giunge sul luogo della sorte dei Figli di nascita (DH 2,85) mentre la sorte di Eros diretta (DH 2,85) si oppone alla sorte dei Figli di nascita (DH 2,85). Tra i principali aspetti di questo stesso periodo non vi sono figure dei malefici dal carattere nocivo ai luoghi vitali mentre Giove protegge il grado ascendente (corpo fisico) ed il mediocielo. In un certo senso, Giove inteso come medici e terapie, per la condizione di forza in natività e in rivoluzione, protegge sia la madre che il figlio pertanto il pericolo viene scongiurato.

 ConfiniDeclinazioniDistanza oraria
    
OroscopoSaturno-23.316.00
MediocieloGiove-06.700.00
SoleMarte-02.603.32
LunaGiove-21.401.72
SaturnoGiove+01.092.83
GioveGiove+16.730.07
MarteMarte-01.343.14
VenereSaturno+10.651.40
MercurioSaturno-11.664.44
FortunaMarte+08.881.52
DaimonMercurio-04.372.87

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Matrimonio e nascita figlia, rivoluzione solare del 1998

Allo scopo di illustrare in modo completo la tecnica delle previsioni si propone anche la rivoluzione solare integrata dagli spazi di profezione [17] (o perfezione) del periodo. Si tratta della figura stilata a Bari (lat. 41°07’; long. 16°53’) per il 4.02.1998 alle ore 6,36 di T.U.

 latitudinideclinazioniDH
    
Sole-16.265.39
Luna-4.88+12.861.67
Saturno-2.37+03.993.80
Giove-0.87-12.305.81
Marte-0.95-09.535.50
Venere+7.21-15.013.05
Mercurio-1.71-21.244.72
Fortuna1.06
Daimon1.06

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Nell’ambito previsionale, il ciclo delle profezioni indica i pianeti della rivoluzione che hanno particolari diritti nel periodo e ci aiuta a capire se gli eventi indicati in direzione si realizzeranno proprio in quest’anno ed il modo, la qualità con cui questo avviene.

In ogni rivoluzione annua si osservano  sempre gli spazi di profezione dell’ascendente (oroscopo) – da cui traiamo i signori dell’Anno – e della Luna. Anche per l’argomento dei figli, oltre allo spazio di profezione dei Figli, osserveremo tali profezioni che sono fondamentali in un giudizio molto articolato che qui limitiamo ai dati essenziali e minimi.

Venere domina la profezione dell’ascendente per tutto il periodo poiché transita il segno della Bilancia per cui i principali fatti dell’anno sono della natura di Venere (gioie, vita affettiva, figli). Si tratta già di una conferma dell’aspetto di Venere in direzione.Venere e Mercurio dominano la profezione della Luna  – per la Bilancia e la Vergine -. Marte e Mercurio dominano lo spazio di profezione dei Figli – per la divisione del Sole nei confini di Marte[18] ed il segno della Vergine –. Marte e Mercurio dominano lo spazio di profezione del Mediocielo – per la divisione della Luna e del Sole -.

In questa genitura la figura di trigono nel mondo tra Luna e Venere, per forza ed efficacia, risulta fondamentale per gli argomenti del matrimonio e dei figli. Nella rivoluzione di quest’anno se ne rievocano i significati poiché tra Luna e Venere vi è un preciso trigono zodiacale. Inoltre i benefici hanno diritti e testimonianze per i principali avvenimenti dell’anno. Venere domina e testimonia la profezione dell’anno e della Luna; Venere testimonia lo spazio di profezione dei Figli e del Mediocielo. Giove sorge nella rivoluzione e sovrasta Marte, opponendosi entrambi allo spazio di profezione dei Figli; Giove domina anche la profezione del Mediocielo. Entrambi i malefici testimoniano lo spazio dell’Anno, lo spazio della Luna, lo spazio dei Figli e lo spazio del Mediocielo. Nella prima Casa Giove è unito a Marte essendo sovreminente [19] e si realizza una ricezione (Marte in segno di Giove) in cui il benefico prevale e il danno significato da Marte, amplificato dalla presenza del nodo lunare, viene risolto. Venere è di moto retrogrado, al suo ventre settentrionale [20], in quadrato sovreminente a Saturno, in segno di Saturno: a confermare alterazioni, mutamenti rapidi e pericolosi. In definitiva e riguardo le figure nel loro complesso vediamo che si crea una commistione di natura ed una forma di ricezione dove il danno grave, che pure è indicato, viene sciolto ed infine la difficoltà si supera.

Riepilogando, nella direzione si sono perfezionati degli aspetti di Venere, del Sole, di Giove, di Daimon. L’aspetto fortemente nocivo è dato da Saturno che giunge alla sorte dei Figli di nascita mentre la sorte di Eros vi si oppone. Nella rivoluzione Venere, signora dell’Anno, realizza un trigono con la Luna (come in natività). Venere ha vicinanza di declinazione con il SoleGiove sorge e sovrasta Marte. Infine, nella rivoluzione si ritrova una figura stretta tra Saturno, la sorte dei Figli e la sorte di Eros, confermando la situazione di rischio che riguarderà i “figli” e la “vitalità fisica” anche della madre.

La Luna di rivoluzione, nella sua corsa nel segno del Toro, si separa dal trigono di Venere, dal quadrato di Sole e Mercurio, dall’esagono di Marte; si applica contemporaneamente al quadrato di Giove ed all’unione della sorte di Fortuna e della sorte delle Nozze. I diritti e le testimonianze efficaci dei benefici nella figura dell’anno chiariscono la circostanza che, attraverso delle difficoltà e dei pericoli anche gravi, gli eventi principali dell’anno, indicati da Venere, comunque si realizzeranno con buon esito.

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Nascita del figlio, figura di direzione anno 1999

Il secondo figlio nasce il 24/10/1999, dopo otto mesi dal concepimento. Nei moti di direzione (arco di direzione 34,21) si mantengono gran parte degli aspetti visti per il matrimonio e la nascita della prima figlia. Questo conferma che la figura di direzione di Venere (che in natività forma un trigono con la Luna in condizione di grande forza) prende su di sé i principali significati delle disposizioni affettive, dei legami e dei figli.  Si mantengono anche gli aspetti di Giove al grado ascendente ed al mediocielo, nonché la figura che Saturno e la sorte di Eros formano con la sorte dei Figli di nascita, per la difficoltà presente anche in questa gestazione. Infine, si precisa l’esagono tra la sorte dei Figli diretta e la Luna di nascita.

 ConfiniDeclinazioniDistanza oraria
    
OroscopoSaturno-23.346.00
MediocieloGiove-07.050.00
SoleMarte-02.203.37
LunaGiove-21.521.66
SaturnoGiove+01.532.87
GioveGiove+16.950.13
MarteMarte-00.943.19
VenereSaturno+10.951.46
MercurioSaturno-11.304.49
FortunaMarte+09.201.57
DaimonMercurio-04.742.93

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Rivoluzione anno 1999

Per la nascita del figlio proponiamo la figura della rivoluzione solare del 4 febbraio 1999 alle ore 12,36 di T.U.:

 latitudinideclinazioniDH
    
Sole-16.261.79
Luna+3.35+02.531.54
Saturno-2.38+08.532.88
Giove-1.14-01.771.27
Marte+2.10-10.703.13
Venere-1.48-09.740.04
Mercurio-2.07-18.181.76
Fortuna2.68
Daimon2.68

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Venere e Giove sono angolari e nel luogo procreativo, il decimo luogo. La Luna è nel quarto luogo, pertanto viene segnalato chiaramente l’evento della nascita di figli. Il Sole e la Luna formano un largo trigono zodiacale; il trigono tra il Sole e la Luna è presente, con figura più precisa, anche nel moto diurno.

Il Sole, con Mercurio nel “cuore del Sole”, la Luna, Venere e Giove, in condizione di forza, testimoniano e proteggono l’Ascendente (la madre ed il momento del parto).

La Luna è in segno del domicilio di Venere e non è afflitta dai malefici: La Luna nella sua corsa in Bilancia precisa il trigono con Tyche, Sole e Mercurio, l’unione a Daimon ma anche l’opposizione a Saturno (debole in segno di esilio). La testimonianza di Marte a Venere (forti entrambi) ma soprattutto il quadrato di Marte a Sole, Mercurio e nodo lunare sud, indica difficoltà, imprevisti, e può spiegare pericoli durante la gravidanza e la circostanza di complicazioni che spingono i medici alla decisione di anticipare l’epoca del parto, (intervenendo con il taglio chirurgico) ad evitare maggiori rischi che senz’altro si sarebbero presentati (si è trattato di nascita ottimina). I domini di Venere e la condizione di grande forza di Venere, di Giove e della Luna indicano lo scioglimento delle difficoltà ed il buon esito della gravidanza, certo con l’intervento tempestivo dei medici (Giove) e potremmo dire “l’assistenza divina” (secondo la tradizione Venere quando è forte alla nascita e “ritorna” nel Segno della nascita porta doni e protezioni nell’anno).

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Spazi di profezione (o perfezione) 

Negli spazi di profezione vi sono fattori misti che da una parte confermano i pericoli presenti in questo periodo: Marte all’interno degli spazi dell’Anno e della Luna; Saturno che si oppone agli spazi della Luna, dei Figli e del Mediocielo. Nel contempo, i domini più importanti sono di Venere, Giove e Luna, pianeti angolari ed in forza, che occupano gli angoli di maggior autorità: Mediocielo, decima Casa, quarta Casa.

La Luna domina lo spazio dei Figli per presenza, insieme a Venere e a Marte; Venere domina e testimonia, insieme a Marte, gli spazi di Luna e Anno; Giove testimonia gli spazi di Luna e Anno; Venere testimonia per opposizione lo spazio del Mediocielo; Marte domina e testimonia lo spazio del Mediocielo.

Riepilogando, possiamo dire che i signori dell’Anno indicano fortemente un anno importante per la vita familiare, in cui vi sono dei significativi cambiamenti e si superano delle grosse difficoltà. Inoltre, i domini e le figure in rivoluzione confermano un prevalere delle figure benefiche osservate per il moto di direzione primaria e creano i presupposti di un pronostico astrologico conclusivo favorevole.

 

Conclusioni

Nell’esempio esposto in questa seconda parte, può risultare meglio evidente la complessità e ricchezza degli elementi da osservare. Di come sia necessario comprendere le qualità generali e le specifiche caratteristiche del soggetto prima di congetturare il tempo ed il modo di un singolo evento. Nondimeno, le esemplificazioni illustrate vogliono fornire un’idea di un metodo che, con la sufficiente esperienza, consente di muoversi nell’ambito previsionale con possibilità di dettagli interpretativi. Certo, anche per l’argomento delle unioni e dei figli, come visto in questa circostanza, non si può prescindere da considerazioni preliminari, che vengono sempre svolte, sulla salute fisica e sulla vita. In definitiva anche attraverso i metodi dell’astrologia antica ci si propone di interpretare una realtà estremamente complessa che vede tra i suoi artefici gli esseri umani che si muovono nel mondo e fanno esperienza della vita.

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Note

[1] Claudio Tolemeo: Tetrabiblos, IV libro, 5° capitolo “il matrimonio”.

[2] Si pone il Sole all’oroscopo e la sua ascensione obliqua sarà l’ascensione obliqua dell’asse orizzontale; ad essa sottrarremo 90° per ottenere l’ascensione retta dell’asse verticale. Quindi, sistemeremo i pianeti nei quattro quadranti così determinati secondo le loro ascensioni oblique o discensioni oblique.

[3] Signori della  triplicità/trigonocratori:nel giorno/nella notte

Triplicità di fuoco Ariete, Leone, Sagittario   Sole  Giove

Triplicità di terra  Toro, Vergine, Capricorno Venere Luna

Triplicità di aria Gemelli, Bilancia, Acquario  Saturno Mercurio

Triplicità di acqua , Cancro, Scorpione, Pesci Venere Marte

[4] Più precisamente Doroteo di Sidone (astrologo del I secolo d.C. il cui poema astrologico “Carmen Astrologicum” ebbe grande importanza nell’astrologia di lingua greca, araba e nel medioevo latino) e gli arabi assumevano tre signori del Trigono o trigonocratori e suddividevano i tempi della vita e del matrimonio in tre parti. Nell’esperienza fatta finora, con l’intento di cogliere dati essenziali e certi, è pienamente efficace l’osservazione di due soli trigonocratori.

[5] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala, per l’estremo interesse ed il carattere di assoluta novità, l’articolo appena pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.it dell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia con recenti importanti riflessioni quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).

[6] Si tratta di una figura efficacissima in cui la Luna, di fase calante, è testimoniata molto favorevolmente da un pianeta della sua fazione; il notturno Venere qui è vespertino ed è posto in un angolo in proprie dignità.

[7] Con il termine “testimoniare”, “testimonianza”, comprendiamo vari tipi di configurazioni dei pianeti e dei  luminari; oltre agli aspetti planetari (nel mondo, nello zodiaco, per declinazione) ci si riferisce alle fasi dei pianeti rispetto al Sole ed alla Luna; alle figure caratterizzate da commistioni di natura anche quando l’aspetto planetario è largo o non è presente ma vi sono scambi di dignità e domini; alla doriforia, e così via.

[8] Il Sole essendo al sorgere, al grado levante, mattutini sono gli astri nel I e III quadrante, vespertini nel II e IV. Vedasi il commento a Tolemeo di  ´Alī ibn Ridwān, pag. 868 di “Arcana Mundi”, Giuseppe Bezza, 1995.

[9] Nel ciclo luminoso del pianeta rispetto al Sole è il momento (determinato  per un dato orizzonte locale) in cui il pianeta esce dai raggi del Sole ed appare visibile (levata eliaca mattutina) e quando il pianeta è ancora visibile e sta per entrare sotto i raggi del Sole (levata eliaca vespertina). In queste due fasi si realizza la massima operosità del pianeta in quanto aumenta di moto e di luce.

[10] DELLE UNIONI: la prima considerazione deve essere ricercata nel tema individuale al fine di comprendere se l’individuo ha una propensione ai legami e in che misura.

Il Sole e la Luna ben configurati (unione, trigono, sestile) nel tema individuale dispongono ad un matrimonio, ad una convivenza, che perdura. Allo stesso modo il legame c’é anche se i luminari sono mal configurati. Invece,  Sole e Luna non configurati (incongiunti, ovvero in segni che non si osservano) od in segni non propri (segni in cui sono peregrini) sono uno dei segni che il matrimonio potrebbe non esserci.

Il Sole e la Luna nei loro aspetti con Venere dispongono a legami duraturi. Infine, anche le buone configurazioni che Venere forma nel tema dispongono alle unioni stabili.

Diverso l’esame nell’uomo e nella donna

I significatori che devono essere presi in considerazione variano a seconda se l’esame riguarda l’uomo o la donna, nel modo che segue: 

NELL’UOMO:

A) si osserva la  Luna nel ciclo sinodico (le sue fasi rispetto al Sole) e nella rivoluzione diurna (la sua posizione nelle Case e nei quadranti del tema natale). In particolare, i pianeti a cui la Luna si applica danno delle indicazioni sui matrimoni e sulle caratteristiche della moglie;

B) si osserva Venere ed i suoi trigonocratori (signori della triplicità) che possono indicare il tardi o il presto del realizzarsi di legami duraturi, se in questi legami vi sarà armonia e felicità, e anche la misura di tutto ciò, intendendo l’abbondanza o la penuria delle cose significate da Venere: se l’affetto è corrisposto, se vi è agiatezza, serenità, presenza di figli, e così via.

Inoltre, occorre osservare le testimonianze eventuali di Venere o dei suoi trigonocratori al mediocielo, che confortano il pronostico di un possibile felice esito delle unioni.

NELLA DONNA:

A) si osserva il Sole nella sua rivoluzione diurna (la sua posizione nella Case e nei quadranti del tema natale). I pianeti che sono in levata eliaca e mattutini al Sole esprimono le caratteristiche (il “volto”) del coniuge e il numero dei matrimoni. In mancanza di pianeti in levata eliaca, si osserva il pianeta che ha maggior testimonianza al Sole;

B) si osservano Venere ed i suoi trigonocratori, traendo indicazioni, come per le natività maschili, circa il realizzarsi o meno di legami duraturi e se in  questi vi sarà armonia e felicità.

Sia per l’uomo che per la donna se Venere e la Luna sono forti nel tema indicano il matrimonio, soprattutto se Saturno è debole. Se i signori della triplicità di Venere sono mal messi (infortunati), se Venere stessa è mal messa,  se la Luna è testimoniata da Saturno, tutte queste sono indicazioni contrarie al realizzarsi del matrimonio.

La “felicità” del matrimonio, intesa come buona condizione sociale ed economica sta primariamente in una Venere ben messa e nei suoi trigonocratori ben messi.

Inoltre, la condizione del coniuge e il suo essere, la sua natura, si osserva dal significatore del coniuge, sia esso marito o moglie, e dalle testimonianze che riceve Venere.

Se sono figure discordi, anche rispetto ai luminari, vi è la convivenza fuori del matrimonio che però  può recare discredito e avviene con il biasimo da parte dell’ambiente.

Quando le figure avvengono per “commutatio”[xi] e vi partecipano i luminari, allora, le relazioni avverranno all’interno della parentela: come nel caso di rapporti tra cognati, cugini, figliastri, finanche rapporti incestuosi.

[11] Moto primo o direzione di un punto della sfera locale è il suo spostamento nel senso del moto diurno verso un secondo punto, rimanendo invariate le sue coordinate celesti dell’istante iniziale. L’arco che il primo punto percorre in gradi equatoriali è l’arco di direzione. Quando il primo punto giunge per direzione al circolo orario del secondo punto, si dice che tra i due punti avviene un incontro di direzione. L’osservazione di questo moto costituisce il primo fondamento dell’arte della previsione astrologica (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).

[12] Nei moti di direzione si ritengono compiuti quegli aspetti che abbiano uno scarto non superiore ad un grado di longitudine zodiacale o a una distanza oraria (DH) di 0,07.

Per il modo del calcolo dei moti di direzione, data la difficoltà di reperire testi di contemporanei sull’argomento, si indica l’eccellente opera di recente pubblicazione: “I moti del cielo”, di Marco Fumagalli, recensita nel sito www.cieloeterra.it, la cui vendita è curata dalla cooperativa Colibrì di Milano a cui può essere richiesta tramite la seguente casella di posta elettronica: colibri2000@libero.it.

[13] È la prima delle due dignità minori e consiste nella divisione di ciascun segno zodiacale in cinque settori di ampiezza variabile, ognuno dei quali viene assegnato ad uno dei cinque pianeti, esclusi i due luminari. I sistemi di divisione dei segni in confini riportati nell’astrologia classica sono tre: un sistema caldeo, uno egizio (a cui ci si riferisce nell’articolo) ed uno tolemaico. Il criterio di attribuzione dei confini sembra essere in relazione, come dice lo stesso Tolemeo, con i tempi ascensionali dei segni, ma sicuramente è stato successivamente corretto in base all’esperienza. Il confine ha molta forza ma il suo effetto è limitato nel tempo e riguarda i mutamenti brevi. È  detto anche “termine” (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).

[14] DEI FIGLI:  nell’argomento dei figli l’indagine parte dall’osservazione:

A) dei luoghi significatori dei figli, che sono il X e l’XI luogo (o Casa), e quelli che si oppongono a loro, ovvero il V ed il IV luogo, nonché gli astri che sono presenti in tali luoghi o che testimoniano.

Il Mediocielo è il luogo procreativo per eccellenza – la decima Casa rappresenta eventi manifesti, fatti noti e pubblici come è anche il matrimonio e il giungere di figli quali nuovi componenti della struttura familiare di base costituita dalla coppia -, dopo di esso l’XI luogo – che è il luogo “succedente” al decimo in cui ne vengono confermati e consolidati i significati -, mentre la V Casa è il luogo dei figli.  Se in queste Case vi sono astri che significano figli, il soggetto avrà figli, diversamente potrebbe non averne. Significano figli gli astri  che sono produttori dell’umido, e quindi la Luna, Venere, Giove e Mercurio vespertino. Non significano figli  Saturno, Marte, il Sole e Mercurio mattutino.

B) dei Segni delle cuspidi dei luoghi predetti e, a seconda della loro natura, cioè rispetto agli elementi che li costituiscono – il secco e l’umido – si giudica sulla presenza o meno della prole. I Segni, pertanto, si distinguono in sterili e fecondi; fecondi sono i Segni d’acqua: Cancro, Scorpione e Pesci; il Capricorno è un Segno di media fertilità; l’Ariete, il Toro, la Bilancia, il Sagittario e l’Acquario sono Segni di scarsa progenie; il Leone dà un solo figlio; possono indicare assenza di figli i Gemelli e la Vergine, anche se in date condizioni predispongono a parti gemellari.

[15] Secondo il calcolo di Brunacci/Onorati la sorte dei Figli si determina sottraendo dall’ascensione obliqua dell’oroscopo (ascendente) la discensione obliqua di Giove e sommando l’ascensione obliqua di Saturno: AOHOR – DOCH Giove + AOCH Saturno = AOCH Figli. La sorte si trova nel luogo in cui sarebbe Saturno se sorgesse Giove. Tra Saturno e Giove vi è una distanza di 3,15 ore per cui la sorte dei Figli dista 3,15 ore dall’oroscopo e quindi si trova  in undicesima Casa  a 2,85 ore.

[16] Secondo il calcolo di Brunacci/Onorati la sorte di Eros, in nascita notturna, si determina sottraendo dall’ascensione obliqua dell’oroscopo (ascendente) la discensione obliqua di Venere e sommando la discensione obliqua di Daimon: AOHOR – DOCH Venere + DOCH Daimon = DOCH Eros. La sorte si trova nel luogo in cui sarebbe Daimon se sorgesse Venere. Tra Daimon e Venere vi è una distanza di 10,86 ore per cui la sorte di Eros dista 10,86 ore dall’oroscopo quindi si trova in sesta Casa  a 4,86 ore.

[17] Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del moto diurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di una casa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la profezione prende il nome di “segno di profezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è detto segno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it). Per il calcolo si veda l’articolo di Giuseppe Bezza “La profezione. Come si calcola, come si interpreta.”, pubblicato su Linguaggio Astrale 104, settembre 1996.

[18] Quando la profezione (o perfezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come signore dello spazio di profezione, rispettivamente, il divisore della Luna o del Sole di questo periodo.

[19] In una coppia di pianeti è sovreminente, per il moto orario diurno, quello tra i due che è sorto prima, che risulta destro, più orientale. Tale condizione è massimamente operativa nella figura di quadrato ma si osserva nei vari aspetti ed anche nella congiunzione tra pianeti. Tale efficacia è integra sempre ché il pianeta “destro” sia sopra l’orizzonte o, quantomeno, non si sia ancora separato dal cardine dell’ascendente o del discendente. Questo è il caso della rivoluzione di R.C. dove Giove sorge all’ascendente (DH 5,81).

[20] I ventri sono i due punti nei quali un pianeta raggiunge la massima distanza in latitudine rispetto all’eclittica. I ventri dei pianeti non hanno valori fissi ma mutano di volta in volta. I valori massimi per Mercurio sono 3°52’ australe e 4°44’ boreale (spiegazione contenuta nel glossario del sito “cieloeterra.it”).